Progetto pilota: “Nature en jeu” … per donne migranti
Il progetto aveva come obbiettivo di far (ri)scoprire a donne migranti il piacere di un momento passato in immersione nella natura. Per questo, abbiamo passato dei pomeriggi di scoperta all’interno di una foresta vicino ai centri urbani, giocando con i sensi e imparando a riconoscere gli alberi e gli animali che vivono in questi ambienti. Questi atelier sono stati anche l’occasione per discutere delle misure di protezione dell’ambiente che ognuno di noi può mettere in atto nella vita quotidiana (consumare prodotti locali e di stagione, separare i rifiuti in modo corretto, privilegiare l’acqua del rubinetto, ecc…).
Il progetto pilota a Losanna: queste attività si sono svolte sotto forma ludica. In questo modo abbiamo scoperto la natura attraverso la vista, il tatto, l’udito, il gusto e l’olfatto. Abbiamo imparato a riconoscere il nocciolo, la quercia e il faggio, ma anche le tracce lasciate dallo scoiattolo. Ci siamo divertiti a separare i rifiuti. Abbiamo assaggiato l’acqua del rubinetto e scoperto che è tanto buona quanto quella in bottiglia. Abbiamo degustato le marmellate locali e cercato di indovinare di che frutti erano fatte. Abbiamo scoperto che la carta è prodotta a partire dagli alberi e che esiste un marchio che indica la produzione di carta proveniente da uno sfruttamento sostenibile degli alberi.
Agli atelier hanno partecipato 13 donne e una ragazza provenienti da Siria, Eritrea, Somalia, Marocco, Afghanistan e Kosovo.